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C’è chi sa giocare bene, lì fuori. A giochi che tu credi verità, ma purtroppo sono finzione.

Le prime volte non te ne accorgerai, sarai così ingenua che non servirà nemmeno nascondere la trappola tra le foglie: ci finirai dentro. Farà male, ne uscirai ferita.
Ma più saggia.

Le cicatrici ti ricorderanno che ci sono i cacciatori. Ma tu con l’esperienza non sarai più preda; perché ricorda: quando non c’è una vittima viene meno anche il carnefice.
Ti prego, però: tu continua ad essere tu. Vera, pura, in cerca del bello che odora di integrità.
Non lasciare che le trappole rovinino l’incanto del bosco, del luogo verace a cui appartieni.

Le cicatrici che porti testimonieranno al tuo cuore che tutte le volte che qualcosa ha tentato di dividere, lacerare, scalfire, una parte di te ha saputo riunire, sanare, riportare insieme, creando più spessore e maggior tenacia.
Non sei ferita: sei guarita e resistente.

I segni che hai, fanno di te stessa la mappa per ritrovarti sempre nel tuo cammino personale: una notte che non poteva restare buia ma voleva le stelle ad indicare la via.
Procedi con fiducia.

Gloria Momoli