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Sono in un negozio di scarpe, una ragazza si prova un paio di sandali e dice “… è che ho i piedi brutti io.” e il ragazzo con lei “Non è vero tesoro, sono bellissimi.”
Li ho guardati: erano perfetti.

Dovete avere pazienza, uomini. Tanta e che sia santa.
E per ogni volta che una donna si giudica in un difetto: ripeterle il contrario. Ogni benedetta volta che serve.
È un compito impegnativo – lo immagino – ma credete: onorevole.

Avete il potere di guarire.
Perché chissà quante volte si è sentita ripetere parole avvilenti da sé o da qualcun altro: tante fino a crederci, tante fino a farla diventare la sua realtà. A volte l’unica.
Avete il potere di trasformare la magia nera in magia bianca. Di sciogliere gli incantesimi, di amare dove c’è dolore, di mettere balsami dove ci sono ferite.

Mie amate: la perfezione non esiste. Non esiste in natura e noi siamo natura.

Non cercheremmo mai un fiore della stessa misura di un altro, vero?
Perché, cosa ce ne faremmo di campi di fiori tutti uguali? La maggior parte dovrebbero essere recisi per assomigliare a quello che è stato scelto come standard. Distese di fiori mancanti di pezzi o con aggiunte, snaturati, ricomposti alla meglio. Petali tagliati per combaciare, foglie tolte o aggiunte, steli spezzati. Ah, uguali però, come da standard!
Tutti uguali ma la maggior parte spenti, secchi, morti.
Perché dove si forza, smette di scorrere la vita.

È un compito onorevole, cari uomini: ora lo credete.
Grazie.

Gloria Momoli