31.08.2019
Avevo lasciato aperto il cuore e sei entrato. Con un soffio di vento hai girato le tende e sei uscito, dallo stesso cuore sempre aperto. Non trattengo, non forzo, non ti afferro.
Hai attraversato la pancia però, in un istante. Una foglia è caduta: pianta d’appartamento che brama il selvaggio ma gentile accetta cure addomesticanti. Qualche lacrima. Per così poco? Mai è poco il mio sentire.
Lo lascio sempre aperto il cuore io, come quelle porte di case di paese che si fida nonostante al telegiornale parlino di cronaca nera. Ma è distante. Anche quando in passato è arrivata e ha saccheggiato. È andata poi. Non è vita lei che è disonesta e impaurita. Nessun terrorismo attechisce su questa terra gentile.
Gentile, come sei stato tu. Di testa, con me che son di cuore. Ma entrambi abbiamo avuto occhi e mani. Le hai strette sopra ai ciottoli sotto al cielo; lo ricordo.
Ho sorriso con le radici, ho avuto fretta e timori antichi, ho avuto poco spazio tra gola e pancia.
Grazie.
Io ancora con me, eterna me stessa che a volte vorrei abbandonare. Invece mi faccio abbandonare.
Ma resto, io giuro che resto, io giuro che resto con me.
Raccolgo la foglia.
Non guardo il telegiornale
e non ho le tende io
eppure si son fatte, in un istante: vento.
Gloria Momoli
vanna
Marzo 29, 2021 @ 4:04 pm
Ieeeeeeeeeel la mia scrittrice preferitaaaaa
Chiara
Marzo 30, 2021 @ 5:11 am
Grazie ❤️
Gloria Momoli
Marzo 30, 2021 @ 3:01 pm
A te, tesoro.
Laura
Luglio 26, 2021 @ 8:57 pm
Le tue parole mi accarezzano l’anima, schiaffeggiano le mie resistenze, mi regalano lacrime… grazie gloria!
Gloria Momoli
Luglio 27, 2021 @ 3:50 pm
Grazie di cuore!