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Sogno un mondo dove le persone sono e si dicono la verità.
Dove ci si guarda nelle ferite e nei doni, allo stesso modo: con incanto. E senza giudizio.
Dove se ho paura ti dico che ho paura, non che sono stanca, nervosa o arrabbiata. Che se voglio che resti e ti avvicini, non ti dico vattene, lasciami in pace. Ti dico: portami la pace, facciamola insieme, resta.
Sogno un mondo dove la natura è maestra e si impara camminando mano nella mano, non seduti tra i banchi, distanti. Che se ti cade una penna raccolgo anche un fiore e te lo dono.
Un mondo in cui non ho timore di dire che ti amo perché, prima, non ho timore di sentirlo.

E se lo sogno, lo scrivo e lo porto nel mondo con le parole e nei gesti.
E se mi credi un’ingenua o un’illusa, torna alla parte in cui dico “senza giudizio” e tieni l’incanto. Poi scorri giù e donami un fiore: che le persone che hanno cura della verità, vanno preservate e amate.

Gloria Momoli