Mamma
Sei per me casa nel mondo,
nicchia dell’amore quando si dimentica di respirare.
Incontro primo, scontro adolescente.
Liquido amniotico, viscere nelle tue che sola, tu, sempre sai riordinare se manca la presa sotto ai piedi miei. Ali. Tue.
Quanta acqua hai asciugato dal mio volto con il tuo amore semplice: non grandi parole ma rifugio di morbido silenzio nel quale esausta ho potuto riposare.
Madre, amica antica, mia solida certezza. Bellezza d’animo la tua, di quel buon cuore che sa di innocente stare. Pura bambina, donna che davanti al fuoco regge una famiglia, che rinuncia per donare: donarsi intera anche quando a pezzi.
Li ho visti e sentiti
tutti
quei pezzi che si infrangevano sul pavimento di legno.
Perdona
se non ho saputo consolarli come quello sguardo paterno che tieni al comodino. Nonno mai stato ma sempre sentito; Benedetto. Amato.
Farò ritorno al tuo ventre perché tu culla per me sarai oltre i tempi di questa esistenza. E sarà che mi partorirai madre e tu figlia, per restituirti un poco tutto l’amore tuo immenso.
Amore intenso.
Latte,
anche di quelle stelle della via che seguirò per arrivarti ancora.
Tutto l’amore mio immenso.
Gloria Momoli
Marina
Ottobre 20, 2022 @ 4:49 pm
Una di quelle poche poesie che ti legano alla mamma che ti fanno sentire parte di lei e non sempre e solo una persona che deve soffrire e lasciare andare i figli… Solo quando si diventa genitori si capisce cosa veramente sentono una mamma e un papà .