Ti custodisco
Ti custodisco come si faceva da piccoli con i tesori raccolti.
Ti creo un piccolo altare insieme ai legnetti, i sassi, le foglie, le conchiglie, gli oggetti, i ricordi più cari.
Ti curo come quel pupazzo che non volevo mai mollare e portavo ovunque. Ti rammendo come quella coperta che gli anni fanno sembrare consumata, ma è solo intensamente vissuta: che da quei piccoli buchi vedo il mondo attraverso te, e mi piace da matti.
Ti metto tra le pagine dei libri come i fiori, per farti durare anche in futuro, per tentare di catturare un po’ di quella tua meraviglia.
Ti scarabocchio sulla pelle, ti tatuo come quei tatuaggi che mi guardavo per ore e mi facevano sentire grande, e che non avrei mai voluto lavar via.
Ti tengo come cicatrice bambina di una piccola ferita fatta giocando, mentre esploravo il mondo senza paura, e avevo coraggio di cadere. Sulle ginocchia, in fronte, accanto alla bocca, sul mento, sui palmi delle mani, tra le dita.
Ti custodisco.
Gloria Momoli