Selvaggio

Selvaggio
 
Mi attrai come il giorno fa con la notte. Tiri verso te la parte mia composta, precisa, cittadina.
Desidero conoscerti come quei segreti inconfessabili, mettere le mie orecchie dove sussurri a bassa voce, per carpirti, per sentirti.
Sogno di incontrarti in un animale selvatico, di guardarlo negli occhi e imparare, come una discepola dal suo maestro, come il detto dal non detto: l’essenziale.
 
Crediamo di essere al centro di questo mondo noi umani, quando io con riverenza ci metterei i leoni, gli elefanti, i lupi, gli orsi…
A insegnarci il rispetto, la verità e l’armonia con la natura.
 
Può essere superiore un animale che cementifica e inquina? Io – profondamente – non lo credo.
Io da quel profondo credo in te: selvaggio.
 
Gloria Momoli