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Per chi possiede ancora l’umiltà di non sapere la maggior parte delle risposte, di non conoscere la soluzione, di non avere in tasca la verità.
Per chi non si improvvisa indovino o scienziato arrivato del mistero che è la vita. Per quelli che agli occhi giudicanti sembrano non saper prendere una parte: sappiate che non la prendiamo perché non vogliamo, perché a questo gioco non ci giochiamo. Perché al mondo non serve un’altra persona che andando in un verso si divide da qualcos’altro o qualcun altro. Al mondo serve l’unione e magari l’unione la fa proprio chi non prende la vostra tanto anelata “posizione”, ma chi è ovunque e da nessuna parte. Ancora e umilmente in ascolto, con le proprie domande immense e con l’originario ricordo e desiderio di essere “insieme” e non da qualche parte definita e divisi; tra le polemiche avvilenti, tra lo screditare (perché non è screditando una posizione opposta che si eleva la propria). Chi ha ancora il coraggio di avere paura, di non sapere, di sentire l’incertezza senza spingerla via e darle altro nome.
Chi è in divenire.
Gloria Momoli