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Non riempitevi la bocca di giudizi o soluzioni per malesseri che non avete mai provato. Di vuoti “ti capisco” quando no, non potete capire se non l’avete sentito nella carne.
State ad ascoltare, questo basta, questo è tutto. Senza voler dare consigli privi di radici.
E soprattutto: non sminuite o mortificate mai, riferendovi a dolori più grandi; ché dall’altra parte c’è chi sta male davvero e magari si giudica spietatamente a sufficienza, senza che rincariate la dose.

Non dovete essere preparati, ma potete essere umani.
E se non potete essere umani e semplicemente abbracciare e rispettare un dolore che non avete mai portato: rimanete in religioso silenzio e allenate il vostro cuore alla comprensione.

Nessuna scialuppa di “c’è chi sta peggio” ha mai portato in salvo qualcuno.

Gloria Momoli