Cinque dodici duemiladiciannove 

La tua è una presenza che il mio cuore non può fare altro che amare.

Sei di quelle strade gentili di cui si conosce il camminare già da prima. Come orme di pieno vuoto che chiamano per essere colmate dai piedi con i loro passi. E tu,
oltre il tempo,
resti.
Non posso perdermi, non posso mancarti, non riesco; inevitabile percorrerti.

Non hai un profumo altro, se non il tuo e anche questo ti fa strada trovabile; non ti nascondi tra finte fragranze, la tua essenza può arrivare alla mia.

Sei direzione che va al mare, e da un lato hai la storia di un paese d’altri tempi e dall’altro un deserto di sabbia che fa della tua pelle d’uomo, calore.

Non conosci grattacieli, non hai strade trafficate o smog. Nessuna vetrina ad attrarre.
Sostanza.

Le mani.
Le tue mani.
Nelle tue mani hai messo il dono, gli occhi, l’udito, la guarigione, le parole. Sanno toccare, vedere, curare, fare silenzio per ascoltare. Lanterne che scovano sotto la pelle tra gli scambi silenti del corpo. Silenti ai più, tu invece senti.

Non conosco nulla di te ma sento tutto quello che devo sapere. E non posso fare altro:
altro che il mare,
altro che amare.

Gloria Momoli