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Voglio leggerti come una raccolta di poesie. A infilare gli occhi tra le pagine aperte a sentimento. Con meraviglia, disordine e sete.
 
Non so iniziare dall’inizio, non posso dirti in quale giorno arriverà la fine. Se io continuo a sfogliare, tu continui ad esistere.
Farò piano, sarò lieve anche quando affamata, non ti farò del male con le mie ferite: tu non sei loro. Le tengo lì ad insegnarmi l’amore, non la paura.
 
Non posso prometterti nulla se non i miei limiti. Quelli te li giuro, te li assicuro perché li vedrai raccolti nel petto.
 
Avrò cura di te più di quanta ne avrò di me. Ti verrò a cercare, ti leggerò nelle parole che hai scelto di non dire e hai seminato nella terra.
 
Ti capirò come radice,
tu mi amerai.
 
Avrò cura di te più di quanta ne avrò di me.
 
Gloria Momoli