Ti dedico tutto
Io mi devo trattenere, devo aspettare, devo mettermi a sedere sul cuore. Perché ti dedicherei tutto.
Tutte le frasi che ho sottolineato nei libri e mi descrivono più di una fotografia. Le poesie che mi trovano come lampi e io scarico a terra tuoni di sentire.
Ti dedicherei le canzoni, e non solo quelle intere: le parole piccole come scrigni che ci sono dentro, quelle frasi dove io che vado a incontrarle, mi ritrovo
ti ritrovo.
Ti dedicherei il primo morso al frutto di stagione preferito, le panchine nei parchi, la luce di alcune ore del giorno che si fa tempio in cui incontrare la divinità.
Ti dedicherei tutte le opere che ho amato in silenzio, dipinti e sculture che mi hanno rigirato le viscere ed è da lì che io il cuore non ce l’ho più solo nel petto ma dappertutto.
Le lacrime, quelle calde che scendono nel silenzio, e fatte di acqua e sale come il mare: hanno sete. Scivolano giù e vengono a cercarti sulla mia pelle, giù fino alla terra. Lì dove ho dato da bere a tenerezza e attesa. Io, te le dedicherei.
Ti dedicherei gli anziani che camminano per la strada con la maglia della salute e il viso gentile, perché sono un sentimento a cui ancora non han dato nome. E incontrarli mi fa mancare te a cui vorrei chiedere: e tu, lo senti?
Ti dedicherei le persone che amo, ti porterei a conoscerle come si fa con i paesi, i continenti, le religioni: usanze diverse dello stesso mio cuore, cibo della vita che è accaduta fino a te.
E per quello che io penso di aver dimenticato, so che ti basterà toccarmi per ritrovarmi tutto dentro la pelle: come un tappeto che sotto cela polvere di incanto, fatiche e quotidianità.
Mi riconosci
sono qui
a cavalcioni sul cuore
e ti dedico tutto.
Gloria Momoli