Il mio silenzio
Un silenzio che cura.
Un silenzio che non divora.
Un silenzio che crea spazio, lecca le ferite, porta luce, scioglie i nodi e intreccia comprensioni.
Un silenzio che è radici, centratura, vento che soffia e tu non ti sposti. Ti pieghi ma non ti spezzi più.
Un silenzio buono, che ha intenzioni d’amore, non punitive, non arrabbiate; un silenzio che non manipola, che non chiede ma dice. Dice silenzio.
Un silenzio che fa entrare l’anima. Se vuoi anche la tua, invitata per scambiare balsami; silenti e potenti.
Un silenzio che non si affanna a trovare parole che ora non servono, che costruisce la pace dopo inaspettate e non volute battaglie.
Un silenzio per il silenzio. Per riposare, per riprendere forza e dignità. Che non è orgoglio, no. L’orgoglio è dell’ego, la dignità dell’anima. La dignità radica nella bontà, nella compassione di un sé che si è visto frammentarsi.
Quel silenzio che fa l’acqua cristallina quando si ferma, quando non è agitata, quando respira senza fare burrasca. Quando sosta in un catino, tra le mani, e diventa specchio. Per guardare e far vedere.
Prima di poter scorrere di nuovo, perché mare.
Un silenzio pieno di fiducia.
Un silenzio con gli occhi celesti.
Il mio silenzio.
Gloria Momoli