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Questo amo di te, poesia.
 
Che dici l’onestà dei sentimenti anche quando bisognosi, affrettati, esigenti, piccoli e incontenibili.
Legittimi le crepe, le solitudini, le frane, gli errori, il quotidiano, la fame e il bruciare. Bruciare per niente o bruciare per tutto.
E non ti trucchi, non ti smussi se vuoi essere spigolosa, non ti correggi, non ti censuri. Selvatica e quando vuoi addomesticabile per entrare nelle nostre borse, abitare sopra ai nostri comodini, insinuarti nelle ore di un giorno qualunque. E scivoli nel sentire a volte come burro nelle crepe a volte come sale sulle ferite.
 
Quel che è necessario per servire, non per piacere.
 
Ecco, a me sei necessaria.
Con te rincasano mie parti che nel mondo com’è fatto oggi, vagano smarrite. In te riconosco quel che è immutibale e mi inchino a quel che passa.
 
Questo amo di te, poesia.
Che sei evidente.