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Se potessi vi salverei tutte, e allora scrivo.
Scrivo di te, Donna, che sai che stai andando oltre quei chili che volevi perdere. Che in questa discesa stai perdendo te.
Scrivo a te, che senza sosta dimagrisci e ti senti dire “Come stai bene così!” da chi non sa guardare i tuoi occhi e sentirti.
Scrivo a te per dirti che: no, non stai bene con gli occhi spenti, stai bene felice e a me – qui – manchi.
Mi manca la terra fertile che solo tu puoi essere, mi manca la tua creatività, mi manca la tua passione. Mancano le tue mani che prendono il cibo come nutrimento vitale e gioia. Mancano i tuoi desideri. Manchi all’uomo che già ti cerca e ama e – così – non può trovarti. Manca quello che hai smesso di essere e fare. Manca la tua luce.
Manca e nessuno può, al posto tuo. Manchi tu.
Un fiore non è mai troppo qualcosa o troppo poco qualcos’altro. È ciò che è.
È fiore di pesco, è rosa, è glicine, è tulipano, girasole, orchidea; nelle sue innumerevoli e meravigliose forme.
Se tu non ti esprimi nelle tue, non muore un unico fiore: muore un’intera specie.
Tu sei vita. Insostituibile.
Viviti.
Gloria Momoli