E se resti
E se mi guardi non sono altro che tutti i libri che ho letto, i quadri che ho visto, le sculture a inseguire le curve. Sono le foto che ho scattato per gli sconosciuti di passaggio, le canzoni, i film messi in pausa per andare a fare la pipì, i sorrisi.
Sono le carezze ricevute e quelle mancate, gli sguardi proibiti e quelli persi. I baci. Di più, quelli non dati.
Sono gli abbracci stretti; soprattutto gli abbracci stretti ad accorgersi di un profumo lieve con il mio cuore che batte sempre più forte.
Sono le storie che ho sentito, le persone che ho incontrato, i sentimenti di disagio e i momenti di pace. Sono la fila alla cassa mentre carico la spesa sul nastro.
Le merende fatte, le ginocchia sbucciate, le lucciole inseguite. Le domeniche di pioggia, i battiti accelerati. I tatuaggi lavabili sulla pelle, quelli indelebili nel cuore.
Sono la cura che non hanno avuto con me, il dolore che io ho provocato; i desideri espressi e dimenticati. Sono la reazione fermata per tempo, oppure la bufera non domata e il gran casino che ne viene dopo.
Sale, terra bagnata, vento. E il cielo, quello subito dopo il tramonto. Gli alberi tutti.
Le mie macchie sulla pelle ti dicono del sole, le cose che non dico ti parlano della luna.
E se mi senti posso fare un silenzio assordante, posso amare, avere paura, sentirmi persa. Morire e rinascere tutte le volte che serve.
E se resti
posso essere anche te.
Gloria Momoli