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Mi ritiro come la marea, vado dentro come gli animali della terra che tornano a casa: nelle tane, nei nidi, nelle caverne; nelle cavità degli alberi.

È quel periodo del mese in cui l’autunno si appresta a farsi inverno. In cui tutto rallenta, si fa smussato, ovattato, un po’ nebbioso e al contempo straordinariamente limpido.
I sensi chiedono riposo da questo mondo per affacciarsi attenti e vigili, sull’altro. La pelle si fa più fine e odora di vento tiepido, terra bagnata, salsedine e focolare domestico.

Si viaggia restando ferme, si ascolta il silenzio; ci si impasta con la sensibilità per saper domare la forza: come fa il pane per l’incontro col fuoco.

Amo essere una donna.

Gloria Momoli