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Ho imparato a sentirmi giusta, se un vestito con una taglia standard non mi sta bene. Se è troppo largo qui, stretto lì, corto, non lo riempio nel seno, stringe sui fianchi.

Ho imparato a sentirmi giusta perché è davvero assurdo giudicarsi sbagliate, inadatte, brutte, se una manciata di taglie e numeri non comprende anche me: tra più di tre miliardi e mezzo di donne.
Una manciata di taglie per tre miliardi e mezzo di donne.
Lo riscrivo: qualche taglia per tre miliardi e mezzo di donne.
È chiaro, vero?

Non solo ho imparato a sentirmi giusta, ma quando accade mi sento profondamente parte della natura, mi sento necessaria; lontana dall’essere uno sterile numero classificabile, da statistica.

Siano benedette tutte le sacre cose che sono fuori dagli standard – allora – e che ci tengono dentro il grembo della vita naturale.

Gloria Momoli